Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ritorno in forze dell’Egitto e di tutte le destinazioni del Mediterraneo, aumento generalizzato dei listini e, per contro, una fascia media che perde progressivamente potere d’acquisto. Dopo due anni di predominio quasi assoluto, si profila un’estate in salita per il Mare Italia.
Non ha dubbi Ivano Zilio, presidente di Primarete: “I prezzi del Mare Italia sono cresciuti tantissimo, questo - sostiene - porterà i clienti a fare una valutazione molto diversa in una situazione non più condizionata dal Covid: probabilmente sceglieranno destinazioni diverse del Mediterraneo”. Prospetta qualche difficoltà in più Umberto Serra, direttore commerciale di Agenzia per Amica: “Il tasto dolente dell’offerta nostrana è il pricing. I costi energetici hanno fatto aumentare ancora i listini, mentre qualcuno ha cavalcato l’onda senza, però, fare i conti con la riapertura del medio raggio”.
Prenotazioni rallentate
Parla di prenotazioni “rallentate soprattutto a causa del caro prezzi” anche Sarah Bogani, responsabile area leisure e welfare di Frigerio Viaggi. Che aggiunge: “sicuramente la presenza di destinazioni di nuovo raggiungibili come Tunisia ed Egitto non aiuta a dirottare le prenotazioni sul Mare Italia”.
Che la domanda si stia orientando più che in passato su formule alternative rispetto alle classiche 7 e 14 notti lo segnala invece Antimo Russo, direttore network di Bluvacanze: “La percezione è che anche a causa dei prezzi in salita ci sia oggi una riflessione in più prima di confermare il Mare Italia. E che - aggiunge - si stia delinando una domanda diversa, più orientata verso i soggiorni più brevi”.
Che gli aumenti siano “tutto sommato contenuti” è invece l’opinione di Dante Colitta, direttore network di Welcome Travel Group: “É vero che l’offerta ha subito ritocchi all'insù, ma dipende dalle destinazioni e anche dai tour operator. In genere la tendenza è stata quella di contenerli il più possibile e di non riversarli troppo sui clienti”.
Più ottimista Sergio Testi, direttore generale del Gruppo Gattinoni: “Il Mare Italia non smetterà di esercitare un appeal importante sui consumatori. Primo perché le famiglie o chi ha un'età avanzata continueranno a scegliere l'Italia e poi perché anche l'attenzione dei mercati esteri é tornata massima".