Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il ceo di Ryanair Eddie Wilson fa confusione quando parla delle agenzie di viaggi”. Così in una nota la Federazione del Turismo Organizzato ribatte al manager, in seguito alle dichiarazioni fatte da quest’ultimo contro le Ota, dopo l’avvio dell’istruttoria Antitrust per abuso di posizione dominante.
Secondo Wilson le agenzie online offrirebbero ai consumatori prezzi maggiori fino al 200% rispetto a Ryanair. Parole inaccettabili per l’associazione che rappresenta il turismo organizzato, che si esprime a tutela delle agenzie fisiche.
“Lui dichiara che qualche operatore online, e dovrebbe fare eventualmente i nomi, applichi ai servizi ricarichi di oltre il 200% rispetto ai prezzi dei loro voli. Tutti invece possono notare che la compagnia irlandese, come riportato sul suo bilancio, aumenta gli introiti del 56% grazie alle vendite aggiuntive correlate all’acquisto del biglietto online”, scrive Fto, aggiungendo causticamente: “Si capisce, dunque, perché ostacolano i professionisti che operano per conto dei propri clienti”
L’associazione continua sottolineando “che le agenzie di viaggi applicano all’utente, nel caso di prenotazione del solo volo, lo stesso prezzo visibile sul sito del vettore, non percepiscono nessun margine dalla compagnia e in modo trasparente chiedono una fee di intermediazione. Nel caso, invece, di vendita di un pacchetto turistico, il prezzo è complessivo e relativo a un insieme di servizi. Se esistono agenzie online che modificano il prezzo, condividiamo che ciò non debba succedere, ma questo non può diventare un pretesto per penalizzare migliaia di agenzie di viaggi e di professionisti a cui i clienti affidano il compito di acquistare le migliori soluzioni per muoversi”.
Per Fto “è chiaro che Ryanair ha paura di perdere le vendite di altri servizi (imbarco bagagli, fast track, assicurazioni, noleggi auto, alberghi…) con cui la tariffa civetta iniziale lievita parecchio. E lo fa utilizzando strumenti digitali che rasentano il convincimento occulto all'acquisto, i cosiddetti ‘dark patterns’. Ci dispiacciono molto certe prese di posizione, quando invece si dovrebbe pensare a fare gioco di squadra per la crescita del turismo italiano. Viste le centinaia di tratte o gli interi aeroporti monopolizzati da Ryanair – chiude Fto – per noi si tratta di uscire in fretta da questa situazione per garantire il nostro lavoro e i clienti che si affidano a noi”.