Il commento del direttore
Remo Vangelista
Siamo in una fase di mercato dove appare complesso assistere a ragionamenti lucidi. Il decreto voli che ha mandato su tutte le furie le linee aeree low cost ha generato ogni giorno attacchi e risposte senza comunque cambiare nulla a livello pratico: le tariffe dei voli sono e restano su questi livelli.
Pare chiaro che siamo arrivati a questo dopo anni di debolezza strutturale dell’intero comparto domestico. Quel che restava della compagnia di bandiera ha lasciato praterie ai vettori a basso costo, che hanno approfittato di slot liberi e di autorità regionali distratte.
Lo sostiene anche Nicola Zaccheo, presidente dell'Autorità dei Trasporti, che su La Stampa di oggi annuncia che "è ora di ridurre gli aiuti alle compagnie. Troppi 300 milioni di euro l'anno, ora il sistema cambierà e ogni euro dovrà essere preventivamente autorizzato".
Michael O'Leary avrà letto queste dichiarazioni risolvendo tutto con un'alzata di spalle. Tanto loro di Ryanair sposteranno aerei e rimetteranno mano al network, come sempre. Ormai la strada è segnata. Nessuno tornerà indietro.