Il momento d'oro degli aeroporti

Aumentano i noleggi auto negli aeroporti, ma i margini di guadagno si contraggono. Le cifre sono quelle di Aniasa, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità. Il totale dei noleggi negli scali nei primi nove mesi del 2018 è stato di oltre 2 milioni e 870mila, cifra che rappresenta un incremento di 6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Cresce la durata media
Il fatturato è stato di oltre 665 milioni di euro, in leggera progressione sull’anno precedente, mentre sono aumentati significativamente i giorni di noleggio, che hanno superato la soglia record dei 18 milioni, a più 5 per cento sull’analogo periodo dell’anno prima.
“L’offerta di servizi di noleggio negli aeroporti italiani - osserva il presidente di Aniasa Massimilano Archiapatti - ha vissuto nell’ultimo periodo una crescita continua e oggi ha raggiunto quasi il 70 per cento del giro d’affari complessivo del settore”.

Prezzi in netto calo
Ma gli indicatori non sono tutti positivi: la domanda da parte della clientela è stata infatti stimolata anche dal deciso calo delle tariffe del noleggio, a -4 per cento rispetto all’anno prima. “Da una parte - spiega Archiapatti - si registra dunque una flotta veicoli in continua espansione, dall’altra una spinta verso il basso delle tariffe giornaliere di noleggio, anche sotto quota 36 euro”.

Le location sul podio
Diretta conseguenza di questo trend è un’ulteriore contrazione dei margini del comparto che, secondo il presidente, rischia di tradursi a sua volta in una minore efficienza del servizio.

Ma torniamo alla graduatoria dei siti aeroportuali. A guidarla sono Malpensa, Fiumicino e Catania, rispettivamente con oltre 292mila, 273mila e 236mila veicoli noleggiati. Ogni giorno a rivolgersi ai desk aeroportuali sono oltre 10.600 passeggeri, più di 440 l’ora, e in quasi tutte le location -  a eccezione di Milano Linate - le attività di noleggio hanno mostrato indici di incremento a doppia cifra e ben superiori al traffico passeggeri. Una caratteristica evidente soprattutto in aeroporti quali quello di Olbia, in cui le attività di rent-a-car hanno registrato una progressione addirittura di 40 punti percentuali rispetto all’anno precedente, seguita dal più 22 per cento di Palermo e dal più 15 per cento di Venezia. Seguono, tra gli scali a maggiore aumento, Bari a più 14 per cento e Pisa a più 11 per cento: in tutti questi casi lo sviluppo del servizio è stato decisamente superiore alla crescita dei passeggeri, a testimonianza della capacità delle società di autonoleggio di intercettare anche le esigenze di un pubblico non prettamente aeroportuale.

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