Il commento del direttore
Remo Vangelista
Le leggi vigenti non consentono di far scendere le commissioni allo 0,1 per cento. È questa, in sintesi, la posizione di Fiavet, espressa in una lettera firmata dal neopresidente Jacopo De Ria e inviata al management del gruppo Lufthansa.
La missiva, senza mezzi termini, afferma che la riduzione delle percentuali non può essere consentita.
“Riteniamo assolutamente illegittima la procedura - si legge nella lettera -, tenuto conto del fatto che il rapporto di mandato, quale è quello di vendita di biglietteria che sottoscrivono le agenzie d viaggi con le compagnie aeree tramite Iata è un contratto consensuale a titolo oneroso”.
La conseguenza di questa definizione è chiara: il mandato “non può essere modificato unilateralmente, sostanzialmente privando di significato il principio di remuneratività”. Quest’ultimo, infatti, è insito nel rapporto di mandato “così come disciplinato dalla legislazione italiana e dalla regolamentazione pattizia Iata”.
Di fatto, sostiene Fiavet, lo 0,1 per cento non può essere considerato una remunerazione; di fatto, essendo prossimo alla famigerata ‘zero commission’ (non consentita in Italia) svuoterebbe di significato l’idea stessa di commissione.
La posizione dell’associazione, si legge ancora nella lettera, sarebbe già saga confermata da contenzioni giudiziari. Quindi, si legge ancora, “richiediamo l’immediato annullamento della circolare emanata (quella relativa alla commissione allo 0,1 per cento, ndr)”. Se Lufthansa non dovesse fare marcia indietro, “chiederemo l’uscita della compagnia dal circuito Bsp e valuteremo l’avvio di iniziative giudiziarie a tutela degli interessi collettivi della categoria davanti alla magistratura”.
La lettera di Fiavet ricorda inoltre che l’iniziativa di Lufthansa non è il primo caso del genere in Italia: “In passato altre compagnie aeree hanno adottato unilateralmente modifica della commissione e a seguito di diffide hanno provveduto a ripristinare la commissione vigente".