Il commento del direttore
Remo Vangelista
Continua il braccio di ferro tra il Governo francese e i sindacati dei lavoratori del settore dei trasporti. Proseguiranno, infatti, fino a domani mattina le agitazioni che hanno bloccato il trasporto ferroviario nel Paese.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore il colpo più duro è stato inferto dai macchinisti dei treni, che astenendosi dal lavoro in otto su dieci hanno permesso a un solo Tgv su otto di svolgere il servizio. Bloccati anche i treni regionali, tra i quali ha viaggiato solo uno su cinque.
Le ragioni della protesta
I sindacati protestano contro la riforma di Macron che, oltre ad aprire il trasporto ferroviario alla concorrenza anche estera, cancella la garanzia del posto di lavoro per i nuovi assunti e blocca gli aumenti di stipendio automatici ogni anno.
Forti disagi nelle stazioni sono previsti anche oggi, mentre il presidente di Sncf ha detto che lo sciopero causerà alla società 20 milioni di euro al giorno di mancati incassi. Le giornate di astensione dal lavoro previste sono 36 spalmate su tre mesi, fino a fine giugno.
Ad aggiungere caos al caos anche Air France, i cui lavoratori si sono fermati ieri e pianificano ulteriori scioperi per il 7, 10 e 11 aprile. In questo caso sul piatto c’è la richiesta di un aumento del salario del 6%, che l’azienda ha finora respinto.
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