Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un anno record per le interruzioni del traffico aereo. Il 2018, spiega AirHelp, passerà alla storia come uno dei peggiori per i passeggeri aerei di tutto il mondo, con ritardi e cancellazioni che hanno coinvolto globalmente oltre 10 milioni di viaggiatori. In Italia media 46mila passeggeri al giorno hanno subito disagi con il proprio volo, segnando un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.
“Nel corso di questi mesi - commenta Roberta Fichera, portavoce di AirHelp - abbiamo visto un aumento della consapevolezza dei viaggiatori circa i propri diritti e c'è chiaramente la necessità per AirHelp di continuare a lottare per informare i passeggeri e aiutarli ad ottenere il risarcimento dovuto".
I vettori sono obbligati al risarcimento
Risarcimento che, in base alla normativa europea, per le compagnie aeree (anche le low cost) oscilla dai 250 ai 600 euro per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto. Si tratta, aggiunge AirHelp, di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree), tant’è che meno del 2% degli aventi diritto ha richiesto e ottenuto il risarcimento.
Sul sito di AirHelp i passeggeri hanno la possibilità di verificare la loro idoneità al risarcimento direttamente in aeroporto e presentare un reclamo in pochi minuti attraverso l’app mobile gratuita AirHelp, disponibile per iOS e Android. AirHelp supporta i passeggeri nella gestione delle richieste di rimborso e non trattiene una percentuale fissa: i clienti pagano un prezzo fisso solo in caso di successo della pratica e ottenimento del rimborso.