Il commento del direttore
Remo Vangelista
La Federal Aviation Administration ha diramato un bollettino definendo “a rischio” i cieli sullo stretto di Hormuz e sul golfo di Oman. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, l’autorità per il trasporto aereo americano ha posto l’accento su possibili errori di calcolo e identificazione e ha chiesto ai vettori americani impegnati in voli civili di evitare di sorvolare l’area interessata.
Le tratte coinvolte
Le tratte considerate sono quelle tra Europa e Asia/Oceania; lo stretto di Hormuz è uno dei corridoio più trafficati in quanto accorcia centinaia di rotte e consente di proporre percorsi lontani dal conflitto in Siria e dalle tensioni India-Pakistan.
Rotte ridisegnate
Numerose compagnie hanno così ridisegnato le proprie rotte passando poco più a nord o a sud per evitare lo stretto. Le trattesono state rimodellate ad esempio da United Airlines, Lufthansa, British Airways, Klm, Qantas, Emirates, Etihad, Flydubai, Singapore Airlines, Cahay Pacific, Malaysia Airlines. Alitalia ha modificato l’unica tratta coinvolta, la Roma – Delhi – senza peraltro modificare la durata del viaggio.