Il commento del direttore
Remo Vangelista
Era uno dei nomi in pole position, almeno in una prima fase. Poi easyJet si è sfilata dalla corsa per Alitalia, restando alla finestra. Ora l’amministratore delegato della compagnia Johan Peter Lundgren (nella foto), entrato in carica a dicembre del 2017 (proprio nel pieno della vicenda Alitalia), spiega perché l'aerolinea arancione decise di rinunciare a mettere le mani sul vettore tricolore.
Secondo il manager, perché Alitalia fosse appetibile dovevano sussistere tre condizioni, come spiega nell’intervista rilasciata a Affari&Finanza di Repubblica: che l’operazione fosse strategicamente corretta, che easyJet fosse in grado di assorbire Alitalia operativamente e che l’acquisizione fosse sensata dal punto di vista commerciale. Lundgren sottolinea: “Non abbiamo ritenuto che fosse l’operazione giusta per noi in questo momento”. Ma, evidenzia, questo non significa assolutamente che easyJet non abbia mire sull’Italia.
Le rotte della Penisola
Infatti, evidenzia ancora Lundgren, sia easyJet che Ryanair hanno messo le mani su numerose rotte in Italia.
Ma il manager evidenzia anche che non si tratta di un fenomeno solo italiano: “Il panorama dell’aviazione commerciale - afferma - è completamente cambiato dopo la deregulation”.