Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sembra una vera e propria corsa contro il tempo quella in atto per mantenere in vita la compagnia aerea britannica Flybe. I rumors sulla pesante crisi economica del vettore si stanno facendo di ora in ora sempre più insistenti e il rischio di chiusura delle operazioni appare un’opzione sempre più verosimile.
La situazione
Secondo quanto riportato da diversi organi d’informazione britannici, i vertici di Flybe sarebbero in trattative con il Governo per riuscire a ottenere qualche forma di agevolazione per evitare il collasso finanziario. Nel dettaglio il dialogo in corso si concentrerebbe sull’Air Passenger Duty, ovvero la tassa di 12 sterline a tratta che le compagnie devono al Governo per i voli domestici. Una cifra considerevole per la compagnia, considerando che opera 2 voli su 5 tra quelli interni in Gran Bretagna e Irlanda del Nord.
Pro e contro
La vicenda si sta inoltre trasformando anche in un caso nazionale che coinvolge la politica. Fornire un aiuto economico a un’azienda privata da parte del Governo creerebbe un precedente ‘pericoloso’, anche in considerazione del fatto che nel caso di Thomas Cook lo scorso autunno e Monarch due anni fa nessun sostegno era arrivato dall’Esecutivo. Per contro l’uscita di scena di Flybe significherebbe un duro colpo all’economia considerando che per molte città il vettore rappresenta il principale se non l’unico mezzo di trasporto verso la capitale.