Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ryanair porta a casa una vittoria giudiziaria in una delle sue più sentite battaglie, vale a dire quelle contro i motori di ricerca ecomparazione voli. La sentenza arriva questa volta dalla Germania e nello specifico da Amburgo, dove il giudice ha dato ragione alla compagnia low cost contro Skyscanner.de.
Nel dettaglio al comparatore è stata comminata una ingiunzione provvisoria in merito alla pubblicazione di tariffe più alte rispetto a quelle disponibile sul portale di Ryanair, sottolinea il vettore in una nota. Altro punto contestato a Skyscanner la pubblicazione delle tariffe totali finali senza lo scorporo della fee aggiunta dal metamotore. Anche sul fronte delle tariffe dei bagagli, che sarebbero risultate più alte rispetto a quelle praticare da Ryanair. Infine, l’inibizione contro la fornitura, si legge ancora sulla nota del vettore, di email dei clienti non corrette alla compagnia.
Siamo stati protagonisti di numerose cause legali in varie parti d’Europa – commenta il chief marketing officer Kenny Jacobs – per fare in modo che i nostri clienti non debbano subire costi aggiuntivi da siti non autorizzati e assicurare che la compagnia abbia i contatti giusti dei clienti in modo da potere fornire informazioni corrette sul proprio volo”.