Il commento del direttore
Remo Vangelista
Esce allo scoperto il commissario di Alitalia Giuseppe Leogrande. Oggi è infatti previsto il primo incontro con i sindacati per illustrare la cura dimagrante messa a punto insieme al direttore generale Giancarlo Zeni per avviare quel piano di contenimento costi urgente visto il perdurare delle perdite della compagnia (si parla di 600 milioni nel 2019).
E ci sarebbe la conferma dei tagli anticipati nei giorni scorsi, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, con l’uscita di scena di 2 A330 e il B777-300 per il lungo raggio e fino a sei aerei per il corto raggio. Effetto immediato la chiusura dei voli su Seul e Santiago del Cile con l’avvio dell’orario estivo, ma anche l’allargamento della cassa integrazione ad altri dipendenti. Per i manager, poi, ci sarà il taglio del benefit dell’Alfa Romeo Stelvio in dotazione, mentre la riduzione degli stessi per ora sarebbe sospesa perché giudicata troppo onerosa.
Verso il no di Bruxelles
Intanto Leogrande e Zeni avrebbero avviato i primi incontri con i soliti noti Lufthansa e Delta, ma su questo fronte non si registrerebbero passi avanti sostanziali e da Air France-Klm non arrivano segnali incoraggianti. E segnali non incoraggianti arrivano anche dalla Ue dopo l’incontro del ministro Stefano Patuanelli di ieri: si andrebbe verso la bocciatura del prestito ponte.