Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un nuovo fronte di emergenza sta portandosi alla ribalta: la vendita di biglietti aerei su tratte non attive. Si tratta di un problema serio, in quanto chi acquista il biglietto non può poi viaggiare ma nemmeno riavere i soldi spesi. E le associazioni di categoria si mobilitano. L’ultimo grido d’allarme è quello lanciato da Ivana Jelinic, presidente Fiavet, che denuncia il comportamento scorretto che vede alcune compagnie aree vendere biglietti, annullarli in seguito, e restituire l’importo di denaro speso attraverso l’emissione di un voucher.
“Un giochino che sta causando un danno enorme – spiega Jelinic -. Quando una compagnia propone una tratta su un sito o nei sistemi di acquisto delle agenzie di viaggi si dà per scontato che siano voli reali”. L’Enac ha già ammonito i vettori, ricordando loro che i voucher sono un provvedimento scaturito da una situazione di emergenza Covid. Per cui, se un vettore programma un volo che per motivi commerciali non effettua, è tenuto a rimborsare il passeggero dell’intero importo speso e non con il voucher.
“I tempi rischiano di essere lunghi per gli interventi su questi comportamenti e questo è un problema non solo di servizio ma di carattere economico, perché le persone si trovano impossibilitate a riavere indietro il denaro speso e il danno più grande è senz’altro di immagine e fiducia nei confronti del comparto turistico, cui i trasporti sono legati”.
I biglietti per rotte inesistenti destabilizzano il mercato e sono per Fiavet un’urgenza che va affrontata immediatamente, perché la prima richiesta della domanda turistica oggi è la sicurezza. “Un volo fantasma in una situazione come quella attuale è veramente il colpo di grazia per noi”.