Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’aeroporto del futuro sarà a zero emissioni di carbonio. Una convinzione che da sempre fa propria Adr e per la quale la società aeroportuale, da tempo impegnata sul fronte della sostenibilità, ha deciso di battersi partecipando alla gara europea per il progetto ‘Smart Airports’, promosso e finanziato dalla Commissione europea all’interno del programma di innovazione Horizon 2020.
Una gara che Adr ha vinto: i risultati del suo progetto avranno l’intento di ispirare gli aeroporti dell'intero continente verso una riconversione di tutti i processi in chiave ecosostenibile.
I partner della sfida
La sfida vede impegnata Adr, in collaborazione con il centro di ricerca Tedesco DLR, il Danish Technological Institute, l'aeroporto di Copenaghen (CPH), la Iata, l’Università di Parma e altri 10 partner europei. Aeroporti di Roma, insieme all’aeroporto di Copenaghen, studierà i processi e la logistica locale dei carburanti del futuro per gli aeromobili, siano essi biocarburanti, e-fuel, idrogeno o energia elettrica.
Svilupperanno inoltre il concetto di Smart Energy Airport del futuro, massimizzando la produzione di energia da fonti rinnovabili, lo stoccaggio dell’energia e l’utilizzo dell’energia elettrica per la mobilità veicolare verso e negli aeroporti.
Lo scalo di Fiumicino è stato il primo aeroporto al mondo ad aderire all’EP-100 di ‘The Climate Group’, l'iniziativa globale del Gruppo The Climate sull'uso più intelligente dell'energia, con l’ambizioso impegno di aumentare la propria produttività energetica del 150% entro il 2026 attraverso investimenti in programmi di innovazione e di efficienza energetica.