Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ne avevano già celebrato le esequie, archiviandolo come 'pezzo da museo'. Solo pochi anni fa il gigante dei cieli, l'A380, sembrava destinato a sopravvivere solo nelle foto appese negli uffici delle compagnie aeree, tanto che la stessa Airbus ne aveva decretato la fine della produzione. Troppo ingombrante, troppo costoso, troppo lontano da quel modello point to point che stava prendendo piede. E invece dopo la pandemia, con un settore stretto tra una domanda in crescita verticale da un alto e la mancanza di aerei e piloti dall'altra, l'A380 è sembrato la soluzione a tutti i problemi.
E il ritorno dell'aereo passeggeri più grande del mondo potrebbe non essere un fuoco di paglia. Tanto da spingere Tim Clark, presidente di Emirates, a chiedere ad Airbus di modernizzate i motori del gigante dei cieli.
Prodotto a partire dal 2005 e fino al 2021, infatti, l'A380 e i suoi motori non rispondevano ancora alle esigenze di riduzione dei consumi che sono emerse negli ultimi anni. Calcolando poi che la cessazione della produzione era stata annunciata giàa a febbraio del 2019, sostanzialmente i motori dell'A380 sono rimasti fermi a oltre 4 anni fa. Ere geologiche, dal punto di vista dei consumi.
I nuovi motori
Come riporta preferente.com, per Clark l'RR Trent 900, il motore attualmente montato sugli Airbus, non è competivo e, con un aggiornamento, si potrebbe arrivare a ridurre i consumi del 25%. Per il presidente di Emirates sostituendo il 'vecchio' Trent con il nuovissimo UltraFan, sempre di casa Rolls-Royce le performance potrebbero cambiare radicalmente. Ma anche alcuni accorgimenti sull'aerodinamica potrebbero portare a miglioramenti.
Cosa più importante, Clark si è mostrato assolutamente disponbile a investire nuovamente sull'A380, che per Emirates è ancora il modello preferito dai viaggiatori.
Tuttavia Airbus avrebbe rilevato una domanda del mercato, al di là dell'interesse di Emirates, non sufficiente a programmare investimenti sull'aggiornamento dell'A380. Ma non è detta l'ultima parola.
Il gigante potrebbe essere molto più saldo di quanto non si pensi.