Il commento del direttore
Remo Vangelista
Mentre in Italia si moltiplicano le iniziative volte a contrastare, al momento senza particolare efficacia, il caro voli, il tema resta di attualità in tutta Europa. Con i prezzi che non accennano a scendere, anzi.
E su questo fronte non arrivano buone notizie dal quartier generale di uno dei principali gruppi del Vecchio Continente, Iag, al quale fanno capo vettori del calibro di British, Iberia, Vueling e Aer Lingus. A lanciare l’allarme è stato lo stesso ceo Luis Gallego, secondo quanto riportato da Preferente: allo stato attuale non ci sarebbero i presupposti per un taglio ai prezzi. Anzi nel medio termine saremmo destinati a vedere una nuova crescita dei prezzi dei biglietti.
La causa principale? Secondo il top manager del gruppo anglo-spagnolo i costi che i vettori sono costretti ad accollarsi per rispondere alle richieste legate alla sostenibilità, con il percorso verso le emissioni zero fissato per il 2050. Costi che inevitabilmente si riverseranno, almeno in parte, sui passeggeri. Un processo che rischia di rendere il viaggio in aereo sempre più oneroso per il grande pubblico dopo l’abbuffata delle tariffe low cost.