Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dopo quella del presidente Aica Giorgio Palmucci, anche la voce di Assoturismo Confesercenti si leva contro la procedura seguita per il Tax Credit riqualificazione per le strutture ricettive.
Unico criterio la velocità
L’associazione si fa portavoce dell’amarezza degli operatori turistici nel constatare come, anche quest’anno, la classifica delle 865 imprese vincitrici del credito d’imposta sia stata stilata “sulla base - dice la nota di Assoturismo - del solo criterio di velocità del dito dell'imprenditore sul mouse, nel cliccare un pulsante non appena questo è apparso sul sito del Ministero”.
E usa la parola ‘vincitrici’ per sottolineare quella che, a suo avviso, è diventata ormai “la tradizionale lotteria del click day”. A questo si aggiunge il plafond limitato di 60 milioni, che ha limitato a 864 le imprese ammesse ai benefici escludendone quasi 1.500 per mancanza di fondi.
La disaffezione degli imprenditori
“La disaffezione verso questo metodo di assegnazione - commentano i dirigenti di Assoturismo - è evidente: l'anno scorso gli imprenditori che avevano tentato di aggiudicarsi il tax credit erano stati 3.650, quest'anno hanno presentato domanda 1.300 imprese in meno”.
A questo punto la richiesta al prossimo ministro del Turismo è che faccia propria questa problematica “recuperando già quest'anno i circa 80 milioni di euro necessari per soddisfare le domande ad oggi escluse dal beneficio del Tax Credit 2018. Sarebbe un importante segnale di concreta attenzione per il settore turistico”.