Il commento del direttore
Remo Vangelista
Anche Federalberghi interviene sul nuovo Dpcm firmato ieri dal premier Giuseppe Conte e sottolinea come, fra i soggetti coinvolti, anche se non colpiti da provvedimenti diretti, ci siano anche gli hotel.
“Gli alberghi subiranno grandi danni, anche se non c’è un ordine di chiusura specifico – spiega la federazione -. Gli alberghi sono aperti ma, nei fatti, vengono chiusi i clienti (frontiere chiuse, viaggi sconsigliati, eventi sospesi, spettacoli annullati, cerimonie vietate, smart-working a gogo e così via)”.
Per questo, Federalberghi chiede di ampliare le misure di indennizzo anche al comparto: “Confidiamo che le misure di ristoro vengano in soccorso di tutte le imprese che subiscono gli effetti del Dpcm. Le misure, perché siano eque, devono essere basate sulla effettiva perdita di fatturato e non sul codice Ateco”.