Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il modello di ospitalità ibrida amplia i suoi orizzonti, uscendo dalla pura logica della struttura ‘a uso misto’, che unisce i servizi alberghieri a quelli residenziali. Arriva ancora una volta da Accor, pioniere nelle innovazioni dell’hospitality, una nuova declinazione del concetto: quella dell’hotel ‘dual-branded’, che unisce sotto lo stesso tetto due alberghi di marchi differenti, ma con qualche servizio in comune, consentendo di vivere due esperienze distinte.
Il caso Thailandia
Aprirà dunque in Thailandia nel 2025 il Mercure & ibis Bangkok Siam Ratchathewi, parte di un progetto che, oltre ai due brand alberghieri, comprende anche uffici e spazi commerciali, strategicamente situati nel trafficato distretto di Ratchathewi, nel centro di Bangkok.
L’hotel Mercure disporrà di 200 camere, mentre l’Ibis ne avrà 154. Le aree comuni condivise includeranno un ristorante, un lobby bar e lounge, una piscina, ma anche una palestra, un miniclub e due sale riunioni.
Inseguire il cambiamento
L’idea di un hotel dual-branded nasce, come spiega Garth Simmons, ceo Accor per Southeast Asia, Giappone e Corea del Sud, dalla crescente domanda di “strutture che garantiscano elevati standard di sicurezza, igiene e servizi a un prezzo accessibile. La nostra risposta è il Mercure & ibis Bangkok Siam Ratchathewi, in grado di proporre un modello di ospitalità interessante sia per i visitatori, sia per i local”.
Il gruppo Accor non è nuovo a questo genere di sperimentazioni. Quello tailandese è, infatti, solo l’ultimo di una serie di progetti analoghi tra cui spiccano altri due in Asia e uno nel Nord dell’Inghilterra, a Gateshead, che includerà nello stesso edificio un Novotel e un ibis e la cui apertura è prevista nel 2024.
Tornando alla new entry tailandese “il nostro brand Mercure, di ispirazione locale, incoraggia i viaggiatori a immergersi nella destinazione e nelle storie del territorio - continua Simmons -, mentre il popolare marchio lifestyle economy, ibis, è ideale per i viaggiatori con budget limitato che cercano un concetto di hotel informale".
La pipeline asiatica
Secondo quanto riportato da TopHotelNews allo stato attuale Accor gestisce 372 hotel nel Sud-Est asiatico tra Thailandia, Giappone e Corea del Sud. In Thailandia le strutture sono 83, appartenenti a 11 brand.
Nel Paese il gruppo ha una pipeline di 18 alberghi attualmente in fase di sviluppo, di cui tre nella provincia di Phuket: il MGallery Residences Montazure Lakeside da 236 camere, in arrivo nel quarto trimestre del 2024; il grande Novotel Phuket Naiharn Beach, 650 camere, la cui ultimazione è programmata per il secondo trimestre del 2025, e Tribe Phuket, 200 camere, che aprirà nel 2025.
Stefania Galvan