Parma Capitale della Cultura 2020: “Un progetto condiviso”

Battesimo ufficiale per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, il cui programma è stato presentato oggi all’insegna del claim ‘La cultura batte il tempo’. Il percorso di candidatura è stato costruito attorno a un polo di riflessione unitario sui diversi tempi della città, perché esistono tante Parma: la città romana e quella medievale, la Parma rinascimentale e quella barocca, la borbonica e l’illuminista, la rivoluzionaria e l’asburgica, la Parma contadina e la Parma imprenditrice, quella verdiana e la Parma delle barricate, quella profonda delle tradizioni popolari, la Parma dell’Oltretorrente e la Parma innovativa e tecnologica: tutte queste sono, insieme, la città di oggi.

Indirizzi e strategie
A sovrintendere e coordinare il raggiungimento degli obiettivi è il Comune di Parma, che definisce gli indirizzi e le strategie. “L’anno della Capitale non è arrivato per caso o per fortuna, ma grazie a un mix di competenza, intuizione e compiendo i passi giusti - dichiara il sindaco Federico Pizzarotti -. Non è un premio, ma un merito. Parma ha fatto squadra e ha vinto una sfida importante. Se il 2020 sarà il grande anno che ci aspettiamo ci guadagnerà la città, la regione e anche l’Italia. Il futuro del nostro Paese si compirà se l'Italia stessa punterà sulla cultura: siamo una grande nazione che vive sopra un patrimonio materiale e immateriale immenso, dobbiamo semplicemente farcene carico e presentarlo al mondo intero”

Programma ampio
Michele Guerra, assessore alla cultura, aggiunge: “Parma2020 è stata ed è una grande scuola, alla quale abbiamo imparato che cosa vuole dire lavorare veramente insieme, mettendo in relazione ambiti che di solito non sono abituati a dialogare o che potrebbero sembrare distanti dai temi culturali. Oggi abbiamo un programma che ricuce il tessuto culturale della città in tutte le sue forme, che può contare su una visione condivisa che attraversa tutti i settori della vita comunitaria della città e del suo territorio e, cosa non meno importante, un programma che ha saputo includere sguardi che provengono da lontano, che sapranno aiutare Parma a sentirsi all’incrocio di esperienze e di azioni internazionali e a riflettere con profondità sulla sua contemporaneità".

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