Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ora per il turismo della montagna è notte fonda. L’ultima decisione del Governo, che ha prorogato la chiusura degli impianti di risalita almeno fino a San Valentino, ha dato il colpo di grazia all’inverno. “Mi sembra abbastanza inverosimile che la stagione dello sci possa partire il 15 febbraio, io non sono così ottimista” ha sintetizzato all’Ansa Valeria Ghezzi, presidente dell'Associazione nazionale esercenti funiviari (Anef), sigla che già aveva cercato di calcolare la perdita dell’intera filiera relativa al periodo di Natale: oltre 8 miliardi. Ora sarà peggio.
La decisione dell’Esecutivo, in verità, era nell’aria. Ma il disorientamento è forte, come mostrano i pareri raccolti da Ttg in queste ore. “Nella giornata di lunedì 18 avremo un’assemblea generale straordinaria per analizzare la situazione” si limitano a dire dal comprensorio più grande d’Italia, Dolomiti Superski. Più schietto Michele Bertolini, direttore del Consorzio Pontedilegno-Tonale: “La stagione è compromessa e il mancato incasso mette a rischio l’intero comparto che ruota intorno al turismo invernale. L’unica speranza per poter credere nel futuro ed evitare la chiusura definitiva è rappresentata da congrui interventi di ristoro”.
I fondi
Ma dove trovare i fondi? Il “Ristori quater” è stato giudicato insufficiente dal turismo. E nella bozza delle nuove misure da 12-15 miliardi, probabilmente varate questa settimana, secondo il Sole 24 Ore ci sono Cig, enti locali, trasporti, forze dell’ordine. Per ora, turismo e ricettività non sono citati.
Proprio gli hotel della neve stanno pagando un prezzo carissimo. E in alcune zone sono di fronte a una beffa. È il caso dell’Alto Adige, che fino a pochi giorni fa si proponeva di aprire gli impianti, mentre ora si trova con le seggiovie ferme e pure in “zona rossa”. “Noi, purtroppo, su cinque strutture del territorio, ne abbiamo aperta una sola, ad Anterselva, che ospiterà qualche delegazione per l’appuntamento di Coppa del mondo di Biathlon (21-24 gennaio)” raccontano a Ttg dal gruppo Falkensteiner. “Il 17 dicembre abbiamo fatto appena in tempo a inaugurare il nuovo 5 stelle Kronplatz di Riscone, che però abbiamo subito chiuso dopo le Befana”. Secondo Federalberghi, gli hotel italiani hanno perso 14 miliardi nel 2020. L’anno appena iniziato, purtroppo, è ancora colorato di nero.