Il commento del direttore
Remo Vangelista
Lo scorso anno la Sardegna ha perso l'88% delle presenze turistiche straniere. E anche nel 2021, nonostante l'impatto positivo della campagna vaccinale, gli arrivi internazionali non si avvicineranno ai volumi pre-Covid. A metterlo nero su bianco un'analisi presentata da Intesa Sanpaolo e Srm, centro studi collegato al gruppo bancario.
Nella più ottimistica delle ipotesi la componente estera recupererà il 54,5% della domanda del 2019, il 35,7% nello scenario intermedio e quasi il 20% in quello meno roseo. Insomma, ha sottolineato Massimo Deandreis, dg di Srm, "la piena ripresa delle presenze straniere, in particolare quelle più 'lontane', sarà destinata a essere raggiunta tra la fine del 2022 e il 2023".
Le priorità
Ecco perché tra le priorità per riconquistare il turismo internazionale, secondo il centro studi Sanpaolo, "sarà necessario puntare su politiche di marketing forti e coordinate, orientate sia agli aspetti digitali che a quelli sostenibili, su una riqualificazione dell'offerta di prodotti e servizi, per valorizzare al massimo la fascia medio-alta".