Il commento del direttore
Remo Vangelista
Firenze e Venezia stringono un’alleanza e lanciano un decalogo di proposte per la ripresa del turismo. I rispettivi sindaci Dario Nardella e Luigi Brugnaro, come riporta hotelmag, hanno, infatti, redatto il documento ‘Città d’arte? #NONmetterledaparte’, da inviare al governo, che contiene 10 proposte per il rilancio del sistema Paese partendo dalle città d’arte, che stanno subendo pesantemente gli effetti del blocco del turismo internazionale.
Il decalogo si divide in tre capitoli, ognuno dei quali composto da più proposte di rilancio. Il primo è dedicato alla salvaguardia della filiera del turismo e si compone di quattro proposte: sostegno economico per lavoratori ed aziende; incentivi per il turismo in Italia; attività, tour ed experience nelle mani dei professionisti e norma per le guide turistiche.
Il secondo capitolo affronta il tema strategico dei trasporti e al riguardo vengono fatte due proposte: incremento del fondo nazionale per il Tpl e sviluppo del settore del trasporto turistico pubblico non di linea. Nel terzo e ultimo capitolo si parla, invece, di residenzialità con quattro azioni per il rilancio: norme per gli appartamenti destinati agli affitti brevi; norme speciali per la limitazione delle attività commerciali o dei prodotti in libera vendita; norme per la tutela del decoro e la sicurezza urbana e sviluppo delle Smart control room per la gestione intelligente della città.
“Il decalogo è un’iniziativa pensata da Firenze e Venezia, due simboli nel mondo della bellezza, dell’arte e dell’Italia, ma che non esclude le altre città ed è aperta a tutti coloro che vogliono aderire – ha affermato Nardella -. L’idea del decalogo è nata dopo aver ascoltato l’intervento del presidente del Consiglio Draghi nel suo insediamento al Senato della Repubblica, dove ha toccato proprio il tema delle città d’arte e della necessità di un modello nuovo di turismo legato anche a valorizzare, promuovere e proteggere le città d’arte”.
“Vogliamo indicare una strada per il rilancio del Paese - ha spiegato il sindaco di Venezia, Brugnaro -. Non possiamo pensare che l’Italia possa ripartire senza il coinvolgimento di eccellenze come le città d’arte, che hanno un forte potere di attrazione in quanto ambasciatrici dell’Italia nel mondo. I centri storici delle città d’arte vivono di turismo intercontinentale, e la filiera turistica sta soffrendo pesantemente la situazione determinata dalla pandemia. Insieme alle dieci azioni pragmatiche e operative contenute nel documento, proponiamo temi di prospettiva organizzativa delle città, che da troppo tempo ci affanniamo a raccontare restando, purtroppo, ancora poco ascoltati. È opportuno superare i codici Ateco e pensare a un rimborso in proporzione alla media dei fatturati di operatori e partite Iva, devastati dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria”.