Il commento del direttore
Remo Vangelista
La spesa tax-free nella Settimana della Moda 2022 ha superato i livelli pre-pandemia. Secondo i dati raccolti da Global Blue l’appuntamento milanese si è confermato un catalizzatore determinante per il turismo in ingresso registrando un recovery del tax free shopping del 110% rispetto all’edizione del 2019.
Altrettanto significativo è risultato essere il tasso di recupero delle transazioni tax free, arrivato al 94%.
Risultati che hanno reso meno incisivo l’impatto dell’assenza dei russi e dei cinesi, che prima della pandemia pesavano per il 40%.
Il nuovo mix di nazionalità in ingresso, tra cui anche quelle meno abituate all’utilizzo del tax free, è riuscito a compensare lo scarso apporto che russi e cinesi hanno dispensato durante la manifestazione.
Un dato positivo, che si unisce a quello sullo scontrino medio, che si è attestato sui 1.438 euro (+18% rispetto al 2019).
Nazionalità
Sul piano delle nazionalità, un acquisto su quattro è stato effettuato dagli americani. Seguono gli arabi (13%) e al terzo posto i cinesi, in timida ripresa.
Tra le nazionalità emergenti, spicca quella britannica, che può acquistare tramite tax free solo dal 2021.
Per quanto concerne il recovery della spesa tax free, i turisti provenienti da Singapore hanno triplicato quanto effettuato nel 2019. Americani, arabi e israeliani hanno invece raddoppiato i valori del pre-pandemia.
Non è da sottovalutare poi lo scontrino medio dei britannici, che si attesta sui 2.033 euro: superiore persino ai 1.703 euro degli americani (+41%).
Merce
Sul fronte categorie merceologiche, infine, il Fashion&Clothing e il Watches&Jewellary segnano valori superiori rispetto al pre-pandemia.