Il commento del direttore
Remo Vangelista
La mancanza di lavoratori nel turismo continua a farsi sentire. E con l'avvicinarsi dell'alta stagione il problema si aggrava. Confcommercio ha lanciato di nuovo l'allarme: secondo le analsi del Centro studi dell'associazione, nel caso in cui si confermasse un aumento delle presenze del 15,3% rispetto al 2019, arrivando al mezzo miliardo di turisti come indicano le previsioni, servirebbero 280mila lavoratori rispetto allo scorso anno solo per il settore dell'alloggio e per quello della ristorazione.
Come riporta lastampa.it, però, considerando l'indotto la cifra raddoppia, arrivando a superare i 500mila dipendenti in più rispetto al 2022.
Alla base c'è il problema demografico: la fascia di lavoratori tra i 18 e i 30 anni, ovvero quella che maggiormente si rivolge a questo tipo di mansioni, dal 2011 a 2022 è calata di 608mila unità. E dal 2018 al 2022 di ben 260mila. La flessione riguarda anche gli stranieri, calati di 106mila uità dal 2011 al 2022.