Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sono 27mila le domande presentate per iscriversi al primo bando nazionale per guide turistiche lanciato dal Ministero del Turismo. Numeri che, seppur prevedibili dopo tanti anni di assenza di un concorso, cominciano a preoccupare le associazioni di categoria delle guide.
“Se da un lato alcune realtà territoriali ed alcune tipologie di attività lamentano una carenza di professionisti abilitati, dall’altro immettere sul mercato questo potenziale numerico pari al doppio delle guide in esercizio, porterà a triplicare entro l’anno il numero dei professionisti, con conseguenze tutte da verificare” spiega Valeria Gerli, presidente di ConfGuide, la Federazione nazionale delle Guide Turistiche aderente a Confcommercio Professioni.
Le guide attualmente abilitate sono, infatti, circa 14mila.
“Temiamo inoltre - prosegue Gerli - che come ulteriore conseguenza si abbassi il livello qualitativo dei servizi offerti, in un contesto che, invece, chiede sempre maggiore qualità, anche per contrastare i fenomeni di ‘overtourism’”.
ConfGuide, pur apprezzando la riforma attesa dalla categoria da oltre 10 anni, aveva già posto l’accento sul suo depotenziamento voluto dalla Commissione europea rispetto all’impianto originario, con il titolo di accesso alla professione passato da laurea a diploma, e le lingue straniere passate da due a una, e di livello B2. “A tutti i candidati, ConfGuide esprime l’augurio che dalle prove d’esame emergano i più meritevoli, qualificati e preparati, perché è di costoro che turismo e cultura hanno bisogno” conclude Gerli.