Il commento del direttore
Remo Vangelista
Irma continua ad aumentare la sua potenza e il primo ministro delle Bahamas, Hubert Minnis, ha deciso di procedere con l’evacuazione obbligatoria della popolazione delle isole meridionali dell’arcipelago, fortemente minacciate dall’uragano.
Irma ha ormai raggiunto la categoria cinque, la più alta della scala Saffir-Simpson, che misura l’intensità dei cicloni tropicali. A questo livello, definito nella scala ’disastroso’, sono previsti danni gravissimi agli edifici, che possono portare anche al loro abbattimento, e la completa distruzione di tutte le strutture mobili e alberi. Sono inoltre previste estese inondazioni nelle zone costiere, che possono arrivare a superare anche l’altezza di 6 metri oltre il livello normale. Proprio per questo si rende necessaria l’evacuazione massiva dei residenti.
Il rischio per le isole di Mayaguana, Inagua, Crooked Island, Acklins, Long Cay e Ragged Island è talmente elevato che i loro abitanti saranno trasferiti oggi a Nassau, nell’isola di New Providence. I meteorologi considerano Irma uno dei cinque uragani più potenti degli ultimi 80 anni, con venti che stanno aggiungendo la velocità di 295 km all’ora.
Oltre alle Bahamas, si trovano sulla traiettoria dell’uragano anche Antigua, Barbuda, Montserrat, St. Kitts e Nevis, così come Portorico, la Repubblica Dominicana e la Florida, dove la tempesta dovrebbe arrivare tra sabato e domenica.