Il commento del direttore
Remo Vangelista
La vittoria dell'Asia. È questo il responso dell’edizione 2017 delle 100 città più visitate al mondo da parte dei turisti internazionali. Un dominio pressoché assoluto, per quanto riguarda le prime dieci posizioni, scalfito solamente dalla presenza delle tre metropoli occidentali simboli del turismo ‘di massa’, vale a dire Londra, Parigi e New York.
Una presenza, tuttavia, che risente inevitabilmente dei contraccolpi dovuti agli attentati di matrice terroristica, che hanno determinato un calo generalizzato della domanda.
E l’Italia? Per quanto riguarda le prime cento posizioni la presenza tricolore la si può considerare tutto sommato un buon risultato, considerando che la Penisola riesce a piazzare Roma (12esima), Milano (27esima), Venezia (38esima) e Firenze (44esima) tutte nella prima metà della classifica. Per contro, dietro di loro non compare nessuna nuova realtà e questo segnale è un elemento da prendere in considerazione.
Tornando al ranking, Hong Kong si conferma leader mondiale con 26,6 milioni di arrivi davanti a Bangkok, staccata però di oltre 5 milioni. Sul podio resta Londra, con meno di 20 milioni di arrivi, ma con una prospettiva, rileva la studio Euromonitor presentato al Wtm di Londra, tutt’altro che positiva: nonostante la crescita stimata, infatti, nel giro di 7-8 anni dovrà lasciare il podio e venire superata da Singapore, Macao e Dubai, oggi tutte e tre dietro la capitale britannica.
Una tendenza, quella della crescita dell’Est, che sarà comunque più generalizzata: “Se nel 2010 l’area dell’Asia Pacifico aveva 34 presenze su cento – ha rilevato il senior travel analist di Euromonitor International Wouter Geerts – nel 2025 queste saliranno a 47, praticamente la metà del totale. Con un impatto che deriverà soprattutto dalla Cina”.
Cina che oggi può contare su una sola presenza nelle prime dieci, quella di Shenzhen. L. V.