Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il 15 giugno 2017 è stata una data storica per i turisti e i viaggiatori di tutta Europa: è infatti la data in cui è stato ufficialmente ‘cancellato’ il roaming internazionale, ossia quella procedura per cui utilizzare il cellulare per il traffico dati o per le chiamate nei Paesi diversi dal proprio costava una fortuna.
Ma anche se le compagnie telefoniche hanno ritarato le proprie offerte, questo non vuol dire che all’estero, anche in Europa, si possa utilizzare il proprio cellulare sperando di mantenere la propria tariffa immutata.
Mette in guardia sul rischio ‘stangata’ La Stampa, in un’analisi dedicata.
I Paesi che mantengono il roaming
I confini telefonici sono caduti in 29 Paesi Ue. Ma, fra le mete gettonate per le vacanze degli italiani, sono rimasti esattamente come prima della cancellazione del roaming in Svizzera, come pure a San Marino. Stessa sorte per chi andrà in vacanza in Albania o Montenegro e a Cipro Nord.
Fuori dai propri confini è anche necessario informarsi sui limiti reali del traffico dati: la tariffa nazionale di gigabite pressoché illimitati non è applicata all’estero, anzi, le compagnie telefoniche hanno tutte stabilito un tetto all’utilizzo dei dati superato il quale il traffico a pagamento è decisamente caro.
Navi e traghetti
Ultima raccomandazione quella per chi va in vacanza in nave o prende un traghetto: nel corso della navigazione, infatti, in alcuni casi scattano i collegamenti satellitari e anche qui le tariffe sono molto più alte rispetto a quelle del normale traffico dati.