Il commento del direttore
Remo Vangelista
Fino a otto milioni di viaggi in meno in uscita dal Regno Unito. Potrebbe essere questa la diretta conseguenza di una Brexit senza accordo con l’Ue. A formulare l’ipotesi l’European Travel Commssion, che tracciando un bilancio dell’inbound nel Vecchio Continente mette in guardia dai possibili rischi di una hard Brexit.
Secondo il rapporto, infatti, l’uscita del Regno Unito dall’Ue senza un’intesa con l’Europa porterebbe a interruzioni di collegamenti aerei e a un intensificarsi dei controlli con i passaporti, scoraggiando i britannici a compiere viaggi all’estero.
Trend favorevole per l'Europa
Unico neo, quello della Gran Bretagna, in un contesto che appare quantomai favorevole al turismo nel Vecchio Continente, la macroarea più visitata del mondo. “Ancora una volta - spiega l’executive director di Etc, Eduardo Santander - l’industria europea del turismo mostra tutta la sua resistenza, rappresentando il 51% di tutti gli arrivi nel pianeta”.
Nel 2018 l’incremento di visitatori è stato del 6% sull’anno precedente e guardando al futuro, Santander prevede che “nonostante le numerose incognite del 2019 ci sarà un’ulteriore crescita di 3 punti percentuali”.