Il commento del direttore
Remo Vangelista
Continuano i guai per Boris Johnson, e intanto la telenovela Brexit si fa sempre più ingarbugliata. Contro il volere del premier britannico, infatti, ieri il Parlamento (che lo aveva messo in minoranza) ha votato la legge che chiede il rinvio della Brexit, al momento prevista per il 3 ottobre.
Se entro il 19 del mese non sarà raggiunto un accordo con la Ue, spiega corriere.it, Johnson dovrà chiedere all’Europa un ulteriore rinvio fino alla fine di gennaio 2020. In questo modo la speranza è di evitare il ‘no deal’, l’uscita dall’Ue senza accordo, che avrebbe ripercussioni catastrofiche sull’economia britannica.
Una mossa che ha fatto infuriare Joohnson, il quale ha dichiarato come la nuova legge costringa il primo ministro ad arrendersi in un negoziato internazionale “sottomettendo la Gran Bretagna alle richieste di Bruxelles”.