Il commento del direttore
Remo Vangelista
Dal primo gennaio 2021 il Regno Unito non farà più parte dell’Unione europea. Cosa cambierà, quindi, per i turisti Ue e per chi dovrà recarsi in Uk per viaggi di lavoro?
Di recente il Governo inglese ha annunciato l’introduzione di uno schema a punti (Points based immigration sistem) per gli stranieri che vorranno trasferirsi in Gran Bretagna per motivi di lavoro o di studio, ma sul fronte dei viaggi l’intenzione sembra quella di continuare a garantire la libera circolazione verso il Paese della regina Elisabetta II. “Non stiamo sbarrando il cancello”, ha confermato il primo ministro britannico Boris Johnson.
Secondo le attuali disposizioni, chi vorrà trascorrere una vacanza nel Regno Unito non avrà bisogno di richiedere il visto, a patto che la permanenza non superi i sei mesi.
La stessa regola, precisa theitaliantimes.it, riguarderà gli ingressi per vacanze-studio o corsi di lingua di breve durata; i viaggi motivati dal lavoro o dalla partecipazione a eventi e conferenze; le visite ai parenti.
Ai cittadini residenti in Ue potrebbe essere richiesta solamente l’Eta: Electronic Travel Authorisation, procedura di registrazione da effettuare online, ma non vi è ancora alcuna ufficialità sull’entrata in vigore di quest’ultima già a partire dal 2021.