Giappone: tornano i turisti, ma manca personale

Anche in Asia scatta l’allarme personale. Uno dei lasciti della pandemia sembra infatti essere proprio la carenza di figure per far fronte alla ripresa dei viaggi. E dopo aver investito in particolar modo gli aeroporti e le strutture ricettive di Europa e Stati Uniti, il problema comincia ora a interessare anche il Giappone.

Dopo la recente riapertura al turismo internazionale, il Paese si è trovato a far fronte a una forte ondata di arrivi, spinta anche dalla stagione della fioritura dei ciliegi. Ma i due anni di stop dei flussi hanno fatto sì che scali e strutture turistiche lasciassero a casa i dipendenti o che in molti ripiegassero su altri settori.

Ora, con la ripresa degli arrivi, la macchina turistica fatica a rimettersi in moto a pieni giri. Secondo i dati elaborati dalla Teikoku Databank e riportati su Skift.com, a gennaio il 78% dei titolari di albergo ha dichiarato di aver sofferto una grave carenza di personale da impiegare full time; l’81% di personale da impiegare part time.

Si fatica, in particolar modo, a trovare profili skillati e con esperienza, non solo negli hotel, come racconta alla testata il product manager di Intrepid Travel Karen Zhou: “È una vera sfida trovare guide turistiche con esperienza e che sappiano parlare in inglese”. Le poche a disposizione sono così prese d'assalto dai gruppi.

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