Il commento del direttore
Remo Vangelista
E’ successo tutto in pochissime settimane, quanto bastasse per consentire alla Cina di tornare a mostrare i muscoli al mondo, anche nel segmento travel. Un percorso già avviato negli anni prima del Covid, quando i grandi gruppi del Paese si sono mossi per importanti acquisizioni all’estero, Europa compresa, come dimostra l’esempio di Club Med tra gli altri.
Questa volta però i vertici cinesi hanno scelto di andare a invadere altri territori, fino a ora appannaggio pressoché esclusivo di Europa e Stati Uniti: gli aerei passeggeri e le navi da crociera.
Il C919
Il primo passo ufficiale è stato il debutto del nuovo C919, di produzione della Comac, realizzato interamente in Cina anche se con componenti provenienti da più parti del mondo. Un velivolo con capacità compresa tra 158 e 192 passeggeri che intende mettersi in diretta competizione con i B737 o gli A320.
Un’ipotesi per ora futuribile considerando che il nuovo velivolo al momento non può volare al di fuori del Paese in quanto privo di certificazioni non cinesi e che l’interesse da parte dei vettori internazionali per ora è apparsa freddina. Di certo c’è che il rischio è che il C919 tolga una fetta di mercato ai due big nel momento in cui i vettori cinesi decidano di optare per il prodotto interno.
Adora Magic
Il secondo colpo si chiama invece Adora Magic City ed è stato realizzato da Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding, partecipata dalla controllata cinese del Gruppo Carnival. Realizzata in soli 4 anni la nave ha una stazza da 135mila tonnellate e una capacità da oltre 5.200 passeggeri ed è destinata a navigare verso Giappone e Paesi del Sud Est Asiatico.