Il commento del direttore
Remo Vangelista
Nuovo rinvio da parte dell’Unione europea per il lancio del nuovo sistema di autorizzazione pre-arrivo.
Il programma Etias dovrebbe quindi iniziare nel 2025. Come riporta Travelpulse, una volta entrato in vigore, i viaggiatori stranieri dovranno richiedere la pre-approvazione prima di entrare nel blocco Ue di 30 nazioni. Il cambiamento di politica interesserà anche coloro che provengono da 58 paesi che attualmente godono dello status di esenzione dal visto, tra cui Stati Uniti, Canada e Regno Unito.
L'Etias introduce un processo elettronico di pre-approvazione, simile all’Esta messo in atto dagli Stati Uniti nel 2009.
Una volta inviata, l'elaborazione delle richieste richiede spesso pochi minuti, a volte fino a quattro giorni, prima che venga emessa un'approvazione o un rifiuto. Pertanto, il sito web ufficiale Etias dell’Ue consiglia ai potenziali visitatori di richiedere l’autorizzazione con largo anticipo rispetto al loro viaggio.
Secondo The National News, verrà inoltre addebitata una commissione per l'elaborazione della domanda di 7 euro quando si utilizza il sistema.
L’agenzia dell’Ue responsabile dell’implementazione di questo sistema digitale ha affermato che è necessario più tempo per implementare le modifiche infrastrutturali necessarie al funzionamento del sistema.
Anche l’introduzione di un programma separato, seppur correlato, per la sicurezza delle frontiere è stata ritardata. L' Entry/Exit System registrerà ogni volta che i visitatori di paesi terzi attraversano una frontiera esterna dell’Ue, registrandone il nome, il tipo di documento di viaggio, i dati biometrici e il luogo di ingresso e di uscita, nonché il rifiuto d’ingresso. È destinato a sostituire l'attuale sistema di timbratura manuale dei passaporti.
I sistemi Ees ed Etias sono collegati e l’Etias farà affidamento sull’Ess per funzionare correttamente. Infatti, l’Etias potrà entrare in funzione solo cinque o sei mesi dopo il lancio dell’Ees. Pertanto, il lancio del programma Ees è ancora previsto per il 2024, molto probabilmente nella seconda metà dell’anno.