Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il presidente di Enit Giorgio Palmucci interviene senza mezzi termini sull’emergenza coronavirus e sulle implicazioni per il nostro Paese. In un’intervista rilasciata a La Stampa, Palmucci conferma come l’ultima settimana, vissuta “all’insegna dell’isteria e di un terrore parossistico della nostra clientela ha generato un’onda mostruosamente elevata di disdette da ogni parte del mondo”.
E per limitare gli effetti collaterali generati dal coronavirus, servirà “un piano di comunicazione fortissimo. Un piano Marshall per rassicurare la nostra clientela”.
Un danno enorme
Perché, come sottolineato dal presidente, i danni riguardano tutta l’industria turistica nazionale, con milioni di posti di lavoro messi a gravissimo rischio. In Italia, metà delle presenze sono di ospiti stranieri e le cancellazioni delle prenotazioni, sia sulla primavera che per la stagione estiva, avranno un impatto fortissimo. Se fino al settembre scorso, le presenze straniere erano in crescita del 4% scarso e i connazionali erano stabili, “adesso dovremo costruire le dighe per contenere le perdite. Andremo alla Borsa del turismo di Berlino, una delle più importanti al mondo, per dimostrare che siamo quel che siamo: il paese più bello e ospitale del mondo. Ci risolleveremo anche stavolta, come dopo la Sars, anche se sarà durissima”.