Sicilia in zona gialla, ecco cosa cambia per gli spostamenti

Alla fine quanto si temeva da giorni si è avverato: la Sicilia è stata retrocessa in zona gialla a causa del nuovo aumento di ricoveri ordinari e terapie intensive per l’infezione da Covid-19.
In base all'ordinanza firmata il 27 agosto dal ministro della Salute Roberto Speranza, che certifica il passaggio di colore, da oggi in Sicilia c’è l’obbligo di indossare le mascherine all'aperto, mentre invece fortunatamente non è stato introdotto il coprifuoco ed è permesso entrare e uscire dalla regione in zona gialla, oltre a raggiungere le seconde case fuori regione, a prescindere dal colore della zona di partenza e di arrivo.

I cirteri della retrocessione
Per passare in zona gialla una regione deve avere un’incidenza settimanale dei contagi superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti e, contemporaneamente, un’occupazione dei posti letto in ospedale per pazienti ricoverati per Covid-19 superiore al 15% e dei posti in terapia intensiva superiore al 10%.

Come riporta Adnkronos rispetto alla zona bianca non c’è alcuna modifica alle funzioni del Green pass: il certificato verde - per vaccinati, guariti o soggetti negativi a tamponi - consentirà ad esempio l'accesso a ristoranti e bar al chiuso, dove torna il limite di 4 persone al tavolo, a meno che non si tratti di conviventi.

Poche regole in più rispetto alle zone bianche, dunque, ma c’è già chi, come il Prefetto di Palermo, ha perplessità sull’applicabilità delle norme: “Il vero problema – spiega all’Adnkronos – è che le persone non vogliono più indossare la mascherina. Noi cerchiamo di essere presenti, soprattutto nelle zone dove è più alta l'affluenza di turisti, o nelle località balneari, o ancora dove si creano assembramenti per alcuni locali la sera. Ma non è semplice. In tanti ormai sono orientati a non indossare la mascherina, con l'equivoco di chi non la porta perché vaccinato”.

Intanto il ministro Speranza, il giorno in cui ha comunicato di aver firmato l’ordinanza, ha sottolineato l’importanza della campagna vaccinale: “La priorità -  ha detto Speranza - è continuare ad investire sulla campagna di vaccinazione e sui comportamenti prudenti e corretti di ciascuno di noi”.

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