Il commento del direttore
Remo Vangelista
Anche i parchi di divertimento chiedono sostegni al Governo e la riattivazione degli ammortizzatori sociali per affrontare il 2022. L’associazione Parchi permanenti italiani ha infatti chiesto nei giorni scorsi al Governo di non dimenticare un settore che nelle ultime due stagioni ha dimezzato le presenze e gli incassi e che sul piano occupazionale ha visto nel 2020 e 2021 una contrazione degli addetti.
“Anche gli ultimi mesi sono stati fortemente condizionati dalla chiusura obbligata a metà ottobre e la riapertura tardiva a metà giugno, che ha fatto perdere ai parchi a tema oltre 120 giornate di operatività – si legge in una nota dell’associazione - con perdite conseguenti e difficoltà ad effettuare nuovi investimenti per migliorare la qualità dell’offerta. L’introduzione dell’obbligo del Green Pass in agosto ha fatto il resto, generando un forte calo di presenze nel mese più significativo per questa specifica industria”.
Per questo il consiglio direttivo di Parchi Permanenti ha richiesto sostegni specifici e la riattivazione delle misure di sostegno per i lavoratori per affrontare la riapertura nel 2022.