L'Australia allunga il passo: numeri vicini al pre Covid

Australia ora o mai più. Recuperato a marzo l’85% della quota arrivi italiani pre-Covid e il 61% sul corrispettivo periodo annuale (pari a 47mila 100 visitatori rispetto ai 77mila 800 del 2019, quarto mercato europeo), il continente downunder si conferma destinazione per la quale ogni spesa è lecita.

“I tour operator continuano a ricevere prenotazioni - osserva Eva Seller, general manager Continental Europe Tourism Australia - pur essendo acclarato che i prezzi dei voli incidono sui soggiorni più che in passato: il cambio favorevole e un costo della vita più contenuto compensano però in parte l’investimento economico, tant’è che la media dei viaggi leisure si aggira oggi sulle 21 notti, o addirittura oltre”.

Se la capacità di posti aerei sulla tratta Italia-Australia è tornata all’84% del periodo pre-pandemico, l’assenza di restrizioni sanitarie e il profondo rinnovamento dell’offerta turistica hanno ridato slancio non solo ai working holiday visa, ma addirittura alle vacanze di famiglie in caravan. In aggiunta, il programma Aussie Specialist sta coinvolgendo circa un migliaio di adv, mentre gli agenti riconosciuti sono 797.

Il 2024, infine, sarà un anno speciale per i rapporti bilaterali: Milano e Melbourne, dove sarà ospitata la prossima edizione dell’Australian Tourism Exchange, festeggeranno 20 anni di gemellaggio.

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