Il commento del direttore
Remo Vangelista
I fondi di investimento puntano il loro mirino su Alitalia. Sono tre i player della finanza in gara per l’acquisizione della compagnia aerea in amministrazione straordinaria, tre attori internazionali che hanno il dossier Az sulla loro scrivania.
Due di questi, l’hedge fund Elliott (che ha giocato un ruolo rilevante nella trattativa per il Milan Ac tra Berlusconi e i cinesi di Mr. Li) e la società di private equity Cerberus Capital, arrivano dagli Stati Uniti, mentre il terzo attore in gara è quel britannico Greybull Capital che controlla anche Monarch Airlines.
Tutti i nomi dei candidati
Accanto ai tre big della finanza, che tra l’altro avrebbero in progetto di rilevare l’intero pacchetto Az, stando a quanto riportava ieri Il Messaggero, ci sarebbero altri sei player del mondo del trasporto aereo in lizza per la compagnia italiana.
I tre nomi noti Ryanair, easyJet e Lufthansa, che punterebbero gli occhi sul segmento aviation inserito nel bando, ovvero quello che riguarda aerei, rotte, slot e dipendenti; mentre per il settore handling si sono fatti avanti altri tre candidati, Airport handling, Airport service e Alisud.
In tutto, quindi, un’armata di nove pretendenti per la compagnia aerea basata a Fiumicino.
I dettagli dei progetti
E dei progetti presentati, solo di alcuni sono noti i dettagli. È notizia di ieri che il ceo di Ryanair, Michael O’Leary, ha puntato gli occhi in particolare sulla flotta di Az e nello specifico su 90 velivoli. O’Leary ha detto di voler mantenere il brand Alitalia e di essere interessato al lungo raggio.
Per quanto riguarda invece gli altri due pretendenti tra i vettori, né da easyJet né da Lufthansa sono ancora trapelati particolari. I big tedeschi sono anche alle prese con un altro dossier nel loro Paese, quello relativo a airberlin, che a metà agosto ha dichiarato bancarotta. Partita da cui invece si è sfilato proprio nei giorni scorsi O'Leary.
Chi è rimasto fuori
Quel che sembra certo è che altri grandi nomi del comparto aereo non facciano più nella lista dei pretendenti: inizialmente le indiscrezioni parlavano infatti di 15 pretendenti, tra cui rientravano anche British Airways, Air France-Klm e Delta Airlines.
Rispetto a Etihad, invece, il suo ruolo pare sia ancora in fase di definizione: il vecchio azionista di maggioranza, che deteneva il 49% delle quote di Az, non è ben chiaro se sia della partita o meno, ma avendo investito sinora nell’operazione Alitalia un capitale di circa 600 milioni di euro, parrebbe ovvio ritenerli interessati a far fruttare il proprio investimento e a non gettare la spugna.
In ogni caso, la prossima scadenza sarà solo al prossimo 5 novembre. E allora i giochi saranno fatti.