Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un ‘ritorno’ in volo sulle ali di Ryanair, che rinnova la fiducia. Un investimento pesante della low cost che punta le carte sull’aeromobile che cambia le regole del gioco. Il B737-8200 “Gamechanger” entrerà in nel forza nella flotta del vettore, che ne ha ordinati ben 210 alla Boeing, uno dei quali basato su Orio al Serio già dalla scorsa estate.
Dodici, quest’anno, le consegne effettuate dalla casa di Seattle: sei in livrea Ryanair e altri sei con quella dell’affiliata Malta Air.
Il “Gamechanger”, sostanzialmente, riporta in gioco il 737 Max dopo un lungo percorso di aggiornamenti, collaudi e ricerche, di revisioni e implementazioni tecnologiche, per rendere sicuro l’aeromobile e per adattarlo alle esigenze sempre più impellenti della sostenibilità. “Un forte sviluppo va di pari passo con gli obiettivi ambientali”, ha ricordato Dara Brady, director marketing & digital Ryanair, durante l’inaugurazione della nuova base operativa al Torino Airport.
Ammonta a 22 miliardi di dollari l’impegno del Gruppo Ryanair per questi aeromobili che il ceo Michael O’Leary non esita a definire “rivoluzionari”: capaci di trasportare il 4 per cento in più di passeggeri (197 posti rispetto agli attuali 189), di ridurre il consumo di carburante del 16 per cento a sedile e del 40 per cento le emissioni sonore e quelle di Co2. Il tutto per tradursi, nelle intenzioni della compagnia, anche in tariffe più basse. La tabella di marcia ora prevede la consegna di altri 50 B737-8200 al Gruppo entro l’estate 2022. La scommessa è aperta.