Il commento del direttore
Remo Vangelista
Pace è fatta. Il presidente esecutivo di Ita Airways, Alfredo Altavilla (nella foto), ha firmato con otto sigle sindacali un accordo che trasformerà in contratto nazionale del trasporto aereo il regolamento che l’azienda aveva applicato per assumere i dipendenti. Parte dell’accordo anche un nuovo protocollo relativo alle relazioni industriali e un contratto integrativo aziendale, con l’inserimento fra l’altro del welfare, dell’assicurazione sanitaria anche per tutti i dipendenti di terra e dell’aumento del premio per il personale navigante.
“In verità – spiega il manager in un’intervista rilasciata al Sole 24Ore – il dialogo con i sindacati non si era mai interrotto” ed è stato velocizzato “dalle esigenze per fare l’alleanza. Nella data room con il potenziale partner metto tutti i contratti dell’azienda. Quindi se non si fa un accordo ci metto il regolamento ed è permanente”. L’alleanza, spiega Altavilla al Sole 24Ore, sarà sviluppata “In tempi rapidi. Vedo più i primi sei mesi del 2022, che il 31 dicembre”. Una volta conclusa, il partner “diventerà socio di Ita con una posizione nel capitale della società".
La firma
La firma del contratto arriva a qualche giorno dallo scioglimento del cda di Assaereo e dalla nomina del nuovo cda con management Ita, con mandato al presidente di firmare un eventuale contratto nazionale.
Dando la veste di contratto nazionale al regolamento, Ita mira a farlo valere come contratto collettivo nazionale del settore, da applicarsi anche alle low cost: “È nostro auspicio, e anche dei sindacati. Anche allo scopo di cominciare a riallineare situazioni non corrette di competitività. Il prossimo passo sarà l’esame degli incentivi di enti locali e aeroporti alle low cost”.
La strada è tracciata e se l’andamento di mercato sarà coerente con il business plan della compagnia, Ita ha in programma di assumere almeno mille figure nel 2022 a partire da aprile. “Potenzialmente il bacino di elezione resta quello di Alitalia, ma non è escluso il ricorso di professionalità anche dall’esterno”.
Intanto, Ita è decollata lo scorso 15 ottobre con quasi 2mila dipendenti in luogo dei 2mila 800 previsti dal business plan: “Con lo scarso traffico non si poteva fare diversamente. Al 15 ottobre eravamo mille951, adesso siamo 2mila 141”. E i primi aerei nuovi entreranno in flotta già dal prossimo marzo.
“Finora abbiamo trasportato circa 700 mila passeggeri. A Natale dovremmo arrivare a un milione. Nel 2022 ne prevediamo oltre 13 milioni, anche se lo scenario sta cambiando per le recenti evoluzioni della pandemia”. In attesa di riuscire a concretizzare il business plan, che prevede il raggiungimento del pareggio operativo nel secondo trimestre del 2023.