Ita, Lufthansa e l’Ue:il mistero della notifica

L’estate volge al termine, gli uffici si ripopolano e anche a Palazzo Chigi riparte la macchina istituzionale. E oltre all’imminente legge di Bilancio, c’è un altro dossier che scotta particolarmente: l’affaire Ita Airways-Lufthansa. Dopo l’accordo di fine maggio siglato dai vertici di Lh e dal Mef, i giochi sembravano fatti e il piano chiaro: il Gruppo tedesco avrebbe inizialmente rilevato il 41% delle quote con un investimento di 325 milioni di euro, per poi tentare in un secondo momento la scalata per il controllo completo della compagnia italiana. Tutto stabilito e pronto per essere sottoposto al vaglio dell’Antitrust Ue, per ottenere il via libera definitivo entro ottobre o al massimo per la fine dell’anno. Ma alle soglie di settembre sembra diffondersi qualche velo di incertezza su quanto sembrava perfettamente definito.

La notifica al Garante Ue avrebbe dovuto essere inviata tra la fine di agosto e inizio settembre. E fino a qui nessun problema e nessun ritardo. Lufthansa è ancora in tempo. Ma alcuni segnali fanno ipotizzare, se non uno stravolgimento dei piani iniziali, almeno un rallentamento, dovuto, forse, a qualche ripensamento.

Msc di nuovo nei giochi?
In primis da parte della premier Giorgia Meloni, che a metà agosto ha pensato di riallacciare i rapporti con Msc per cercare nuovamente di coinvolgere il Gruppo nella privatizzazione di Ita e frenare in questo modo le ambizioni dei tedeschi.

Così, alimenta qualche sospetto il fatto che a luglio un portavoce di Lufthansa in merito all’accordo con il Governo abbia dichiarato a La Presse di essere “in procinto di notificare la transazione con Ita alla Commissione Europea e alle altre autorità competenti nelle prossime settimane e siamo ansiosi di instaurare un dialogo costruttivo che consenta di ottenere un’autorizzazione tempestiva”. E che agli sgoccioli di agosto, in prossimità della deadline ipotizzata per la presentazione della notifica, smentendo all’Ansa le voci su un "disco verde" dell’Antitrust all’operazione, un portavoce dell’esecutivo comunitario abbia rivelato che l’ingresso di Lufthansa in Ita non è stato ancora comunicato a Bruxelles: “Questa transazione – ha dichiarato il portavoce all’agenzia di stampa - non è stata formalmente notificata alla Commissione europea”, ricordando che “se una transazione costituisce una concentrazione e ha una dimensione europea, spetta sempre alle società notificarla alla Commissione”.

L’impressione è che le certezze di maggio stiano iniziando a vacillare. Che negli head quarter di Lh si stia prendendo tempo in attesa di capire le intenzioni di Palazzo Chigi?

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