Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Siamo antipatici, lo sappiamo, ma in futuro avremo più cura delle agenzie di viaggi, ascoltando le loro esigenze”. Si chiude con questa promessa di Pier Ezhaya, direttore tour operating di Alpitour, il primo Mezzogiorno di fuoco del 2018 che, a TTG Travel Experience, ha visto il manager protagonista del ‘classico’ botta e risposta con il direttore di TTG Remo Vangelista.
Un messaggio importante per la distribuzione, lanciato dalla platea di Rimini, con una consapevolezza: “Non vogliamo colpire il trade, ma non possiamo permetterci di non essere multicanali, oggi: sarebbe anacronistico. L’importante è rispettare la parity rate”.
L'integrazione con Eden
Molti altri gli spunti toccati nella mezz’ora di Mezzogiorno di fuoco: il caro carburante, il ritorno dell’Egitto, l’integrazione con Eden.
Su questo tema, rispetto al quale è molto alta l’attenzione del mercato, Ezhaya dice: “Il t.o. resterà indipendente, non vogliamo inglobarlo. Quanto ai marchi, contiamo di fare una sorta di pulizia, con ruoli ben precisi per i brand della galassia Eden, ma sappiamo che sarà un’impresa notevole”.
Una certezza però, pare esserci: “Rispetto ad acquisizioni fatte in passato, l’integrazione con Eden sta risultando più semplice, grazie alla struttura per linee orizzontali che erano già nello stampo dell’azienda”.
Da Valtur all'offerta villaggi
Anche Valtur e la gara persa per la sua aggiudicazione trovano posto nel botta e risposta Mezzogiorno di fuoco: “L’avremmo presa volentieri, ma non si possono vincere tutte le partite. La nostra idea sarebbe stata quella di mantenere intatta la natura del marchio e di tenerlo legato al suo segmento più tradizionale, quello dei villaggi”.
Proprio il settore dei resort e dell’offerta generalista saranno al centro di investimenti per il t.o: “Ci stiamo lavorando, dobbiamo provare a rinfrescare i contenuti della nostra offerta generalista, non lavorare solo sui brand”. Anche perché la competizione su questo fronte è ormai “ quella dei grandi player tecnologici, con cui si può competere solo proponendo al mercato un prodotto diverso”.
La ripresa del Mar Rosso
Non potevano mancare alcune riflessioni sulla ripresa del Mar Rosso: “L'Egitto è un grande stabilizzatore del mercato, soprattutto sul fronte dei prezzi: anche per prodotti competitor come la Spagna o la stessa Italia”. E sull’Italia non mancano alcune note critiche, specie se contestualizzate nella vision incoming che il t.o., grazie ad Alpitour France ma non solo, ha messo in piedi: “Rispetto ad altri mercati dove gli standard qualitativi sono più lineari, sul nostro mercato c’è troppa frammentazione”.