Il commento del direttore
Remo Vangelista
Da dove si riparte nella corsa al lungo raggio? In queste ultime settimane i tour operator sembrano avere pochi dubbi: una delle destinazioni più richieste, malgrado il caro prezzi e il cambio poco favorevole, sono gli Stati Uniti, come pubblicato annche sull'ultimo numero di TTG Magazine, online sulla digital edition.
Domanda forte
“Dalla metà di febbraio in poi abbiamo assistito a una domanda molto forte – conferma Frédéric Naar, presidente dell’omonimo tour operator -. Il mese di marzo si è assestato su un valore di prenotazioni simile al 2019 e aprile e maggio stanno addirittura registrando un incremento del 30% rispetto all’epoca pre-Covid”. Certo, in alcuni casi il traffico sugli States è il risultato di uno spostamento di prenotazioni da altre destinazioni ancora chiuse come il Giappone, ma l’effetto rimbalzo è forte. Tanto forte da “Portare con sé un notevole impegno in termini di gestione del booking. Il ritardo nelle prenotazioni sta infatti facendo accavallare le richieste”.
L’anno post-Covid è sicuramente stimolante ma anche complicato: “Occorre una selezione attentissima del prodotto per non rischiare di proporre strutture non più in linea con un target elevato. E anche problemi banali, come la scarsità di vetture a noleggio, rischiano di allungare e rendere più impegnativa la preparazione di un preventivo”.
Un potenziale enorme
Che gli Stati Uniti rappresentino un potenziale bacino da sfruttare per ripartire è confermato anche dal direttore commerciale di Utat Viaggi Tour Operator, Arianna Pradella: “Siamo molto contenti per il rinnovato interesse per la destinazione. Stiamo parlando della prima meta turistica al mondo dopo quasi due anni di ‘astinenza’. Ci troviamo nel pieno della preventivazione e della vendita per Stati Uniti e Canada estate 2022, con un notevole ritardo rispetto alle tempistiche pre-Covid”. Le criticità non mancano: “Ogni prenotazione è preceduta da una preventivazione che io definisco ‘selvaggia’: ogni cliente chiede quotazioni a più agenzie, e ogni agenzia chiede la medesima quotazione almeno a 4-5 t.o. Questo genera una mole di lavoro incredibile con un tasso di conversione che è per forza anomalo”. E fra le questioni che rendono più complessa la vendita e l'operativo, Pradella cita quella delle “partenze garantite che non sono più ‘garantite’: una volta venivano vendute con estrema facilità ma ora necessitano ogni volta di riconferma da parte del fornitore”.
Le richieste
Le richieste al momento si concentrano sui “Viaggi individuali e sui fly & drive, preferiti ai tour di gruppo e agli spostamenti in autobus – aggiunge Damien Tamburo, p.m. e titolare di America World -. Gli Stati Uniti sono comunque in grado di offrire un ampio ventaglio di esperienze. C’è poi molta richiesta di combinati con Hawaii e Caraibi, dove, a differenza degli Usa, siamo ancora un po’ frenati dalle restrizioni dovute al contenimento della pandemia, che su alcune isole sono ancora necessarie”.
Combinati anche al centro delle richieste che arrivano in casa Idee per Viaggiare: “Circa il 50% dei viaggi che stiamo finalizzando in queste settimane è un combinato – fa sapere il product development manager Roberto Massi -, in particolare con Caraibi e Polinesia. Sugli States la richiesta è in continua crescita e nemmeno il caro carburante ha al momento posto dei freni alle prenotazioni”.
Fra i trend emergenti, “Notiamo una preferenza per i gruppetti piccoli con tutte le attività svolte in forma privata – chiude Pradella -, anche se questo implica una quota di partecipazione più alta”.
Prezzi in salita
Anche Davide Catania, amministratore unico di Alidays, lascia da parte la sua tradizionale cautela e per un attimo ammette che sì “malgrado tutto, sta andando bene. I numeri sugli Stati Uniti ci sono, e sono buoni”. La guerra e gli eventi ad essa collegati sembrano al momento non frenare la voglia di viaggiare. Questo malgrado “i prezzi stiano salendo, sia a livello di voli, sia di sistemazioni alberghiere e di servizi”. Ma comunque “i numeri delle ultime settimane ci avvicinano ai valori pre-Covid”.
La Travel Guide su TTG Magazine
Un approfondimento su Stati Uniti e Canada, con i trend emergenti, i nuovi prodotti e le opinioni dei protagonisti, sarà disponibile anche sulla prossima Travel Guide che TTG Magazine dedicherà alla destinazione.