Il commento del direttore
Remo Vangelista
Pandemia, guerra, caos dei voli estivi e boom dell’inflazione non bastano: a sfidare il turismo organizzato adesso ci si mette anche la burocrazia italiana, che con la sua lentezza ostacola il lavoro di agenzie di viaggi e tour operator.
A farsi portavoce del disagio del trade è Fto, che segnala problemi soprattutto sul fronte del rilascio dei passaporti. E in una nota cita alcuni esempi segnalati dagli operatori, come la questura in tilt a Parma, “con i primi appuntamenti previsti solo a partire da febbraio prossimo”. A Ravenna, aggiunge Fto, ci sono cittadini che stanno aspettando da sei mesi, “mentre a Grosseto si garantiscono le attività non prima di metà di dicembre”.
"Turismo discriminato"
Una situazione insostenibile anche perché, come polemizza il presidente Franco Gattinoni, “si accelera solo per motivi di lavoro, ma il turismo non può e non deve essere discriminato”.
E identifica tra le motivazioni dei ritardi la cronica carenza di personale, “cui si aggiunge un probabile picco dei rinnovi dopo due anni di forte riduzione ed è possibile che si faccia sentire pure l’effetto Regno Unito”.
In ogni caso, continua, “non possiamo tollerare questa mediocrità: la Pa italiana dovrebbe trovare soluzioni pronte, come accade in un’impresa privata, e non far ricadere gli effetti sui cittadini in termini di disservizi e disagi”.
Intanto, però, il consiglio per i viaggiatori è di muoversi con largo anticipo per avere in tempo i documenti. “Così come - conclude Gattinoni - torniamo a chiedere con forza che l’apparato pubblico metta nelle condizioni noi imprenditori di lavorare per creare ricchezza a beneficio dei nostri collaboratori e dell’intero sistema Paese”.