Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non tanto il coronavirus, quanto le disdette ricevute per l’acqua alta dovrebbero suggerire a Venezia l’opportunità di rinviare l’entrata in vigore della nuova tassa di sbarco. Lo dice l’assessore regionale al Turismo del Veneto, Federico Caner, che a fronte dell’allarme lanciato per il possibile calo del turismo a seguito della psicosi da virus cinese, mette i punti sulle ‘i’.
“La preoccupazione c'è, sia da parte degli operatori che nostra, ma sono anche convinto che il calo sia temporaneo – dice -. Certo, il Governo deve fare la sua parte: una campagna informativa da parte dell'Enit per spiegare al turismo internazionale che il nostro Paese è sicuro, non costerebbe neanche tanto. E avrebbe le Regioni dalla sua parte”.
Ma il problema più significativo, secondo Caner, non è tanto il virus cinese. “Semmai - aggiunge Caner - preoccupa di più la situazione a Venezia con l'effetto disdette provocato dall'acqua alta, tanto che forse sarebbe il caso di sospendere l'entrata in vigore della tassa di sbarco prevista dal prossimo luglio”.