Il povero, il brutto e il cattivo

Fine settembre, tempo di bilanci e previsioni, ma anche tempo di prepararsi agli incontri delle principali fiere di settore dove agenzie di viaggi, network e tour operator (ma non solo) si incontreranno per raccontarsela un po', strizzarsi l'occhiolino e caricare le batterie per il nuovo anno commerciale.

L'agente di viaggi (il povero) avrà tirato le somme al termine del rush estivo e in molti casi si starà chiedendo chi cavolo glielo fa fare.

Il brutto (il network) cercherà di spuntare nuovi accordi, ma prima di farlo avràaccuratamente evitato di chiedere alle proprie agenzie cosa servirebbe per migliorare l'appeal commerciale.

Il cattivo (il tour operator) si presenterà con l'aria di chi, vista la situazione, non può fare miracoli e dovrà mantenere il portafogli ben chiuso e ancorato alle tasche.

Ognuno farà la sua partita da singolo partecipante, mentre la partita andrebbe giocata tutti assieme, confrontadosi quasi giornalmente come è lecito fare in tutte le attività commerciali di successo. Il problema è che nessuno si sente parte integrata e integrante di questa filiera del turismo organizzato, nella quale ognuno partecipa per se stesso e non vede oltre il proprio naso.

Per questo reputo che i momenti di incontro delle prossime settimane vadano sfruttati non solo per fare il punto e darsi una pacca sulla spalla fino a data da destinarsi, ma per tracciare le basi di un percorso sul quale confrontarsi costantemente per remare tutti assieme nella stessa direzione: innovazione, aggressività commerciale e soddisfazione del cliente devono diventare la Bibbia di tutti noi.

Il motto non può più essere "ognun per se", ma deve assolutamente diventare "tutti per uno" allo scopo di perseguire un preciso risultato che possa restituire un'immagine più consona all'intero comparto.

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