Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Agenzia delle entrate torna a parlare della fattura elettronica: mentre si avvicina la data del 16 febbraio (il vero test per il sistema, dal momento che rappresenta la prima scadenza per l’invio allo Sdi dei documenti nel nuovo formato) il Fisco interviene sia sul tema delle multe che su quello delle fatture inviate emesse nei confronti di soggetti non italiani.
I clienti all’estero
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, nel caso di fatture messe verso soggetti non residenti o non stabiliti (anche se identificati in Italia) si possono inviare i documenti allo Sdi indicando come codice convenzionale ‘XXXXXXX’; in seguito sarà necessario recapitare la fattura al cliente in modalità analogico. In questo caso, sottolinea l’Agenzia delle entrate, l’originale della fattura è quella inviata allo Sdi e non la copia analogica inviata al cliente.
Le multe
Un ulteriore precisazione arriva riguardo le sanzioni. La versione ‘soft’ delle multe, viene sottolineato, si applica solo all’emissione tardiva. Nessuno sconto, invece, per quanto riguarda le sanzioni per gli omessi versamenti da errata liquidazione.
L’esempio riguarda un’operazione effettuata il 21 febbraio 2019 con relativa fattura emessa il 13 aprile e liquidazione al 16 aprile (entro la seconda successiva alla data dell’operazione). Qui entrano in gioco due sanzioni: una per il ritardo nell’emissione della fattura e quella dell’omesso versamento. E l’unica a godere della riduzione è la prima, mentre la seconda è da pagare con l’importo pieno.