Il commento del direttore
Remo Vangelista
Provvedimenti urgenti per il comparto del turismo organizzato: torna su questo tema Aiav, che esprime perplessità in merito alla richiesta di istituire lo stato d’emergenza per il turismo portata avanti da Assoviaggi.
“Pur comprendendo le motivazioni di Assoviaggi - dichiara il presidente di Aiav, Fulvio Avataneo – siamo convinti che sia più utile, immediato ed efficace pensare ad azioni specifiche a supporto del turismo organizzato, che è in assoluto il segmento più colpito dalla crisi. Per salvaguardare la sopravvivenza di migliaia di imprese, considerata anche la perdurante assenza di corridoi turistici che possano garantire la continuità del business nei mesi invernali, chiediamo la proroga della cassa integrazione straordinaria almeno fino ad aprile 2022, finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto”.
Questo permetterebbe di “contenere la spesa per lo Stato, limitando lo stanziamento di risorse a favore delle realtà, agenzie di viaggi e tour operator in primis, che ne hanno realmente bisogno. Come è noto, non tutti i settori che fanno parte del turismo versano in una condizione di crisi, basti pensare al tutto esaurito delle ultime settimane nella maggior parte delle località turistiche del Belpaese. Istituire lo stato di emergenza per tutto il turismo è un procedimento complesso e potrebbe avere delle conseguenze negative sull’immagine e sulla credibilità degli operatori: di fatto, significa dichiararsi ufficialmente a rischio insolvenza e incapaci di rispettare gli obblighi assunti verso clienti e fornitori".
"Inoltre, se lo stato di emergenza viene chiesto anche allo scopo di estendere la validità dei voucher, ormai prossima alla scadenza, è fondamentale sapere che, secondo le indagini condotte da Aiav, numerose agenzie di viaggi non sono d’accordo. Rinnovo quindi l’invito ad Assoviaggi e a tutte le associazioni di categoria ad un confronto diretto e costruttivo, volto a ricercare insieme gli strumenti più adatti, ragionevoli e velocemente attuabili per affrontare questa profonda crisi”.